Vini Rosati: la #magia della vinificazione
- bollicinapersistente
- 29 ott 2024
- Tempo di lettura: 2 min
La credenza popolare che i vini rosati siano ottenuti dalla miscelazione di vini bianchi e rossi è errata e, in Italia, legislativamente inammissibile. La produzione di vini rosati, spesso sottovalutata, richiede una profonda conoscenza delle varietà di uva a bacca rossa e un attento controllo delle fasi di vinificazione.
La caratteristica peculiare dei vini rosati risiede nella macerazione del mosto sulle bucce per un periodo limitato, compreso tra poche ore e pochi giorni, al fine di estrarre solo una parte dei composti coloranti e tannici presenti nelle uve. Successivamente, la fermentazione prosegue come per i vini bianchi, dando origine a un prodotto vinoso dal colore tenue e dalla struttura meno complessa rispetto ai vini rossi.

La classificazione dei vini rosati si basa principalmente sul tempo di macerazione:
Vin gris: Macerazione minima, colore molto tenue.
Vini di una notte: Macerazione breve di circa quattro cinque ore.
Vini di un giorno: sono ottenuti lasciando il mosto a contatto con le bucce per esattamente 24 ore. Dopo un giorno, le bucce vengono separate e il vino continua a fermentare come un vino bianco
Saignée: La saignée è una tecnica enologica che prevede il prelievo di una parte del mosto durante la macerazione di un vino rosso. Questo mosto, ricco di aromi primari, viene separato dalle bucce e vinificato in bianco, dando origine a un vino rosato fresco e fruttato
Durante la macerazione, è fondamentale mantenere basse le temperature e aggiungere solfiti per evitare fermentazioni indesiderate. La vinificazione procede poi come per i vini bianchi, con affinamento in acciaio o cemento.
I rosati sono vini giovani, da bere freschi, con profumi di piccoli frutti rossi e buona acidità.
La Provenza, il Salento e l'Abruzzo sono regioni storicamente vocate alla produzione di rosati. Negli ultimi anni, la crescente attenzione alla qualità ha portato a un aumento del consumo di questi vini, un tempo considerati "femminili" e oggi apprezzati da un pubblico sempre più ampio.
I migliori vitigni per i vini rosati
Tra i vitigni più utilizzati per la produzione di vini rosati troviamo:
Pinot Noir: Offre vini eleganti e delicati.
Grenache: Conferisce ai vini struttura e aromi di frutta rossa.
Cabernet Sauvignon: Porta note speziate e un corpo più strutturato.
Sangiovese: Offre vini freschi e fruttati.
Abbinamenti perfetti
La versatilità dei vini rosati li rende perfetti per accompagnare diverse tipologie di piatti:
Antipasti: Carpacci, insalate, formaggi freschi.
Primi piatti: Risotti, paste con sughi leggeri, zuppe di pesce.
Secondi piatti: Pesce alla griglia, carni bianche, pollo.
Formaggi: Caprini freschi, formaggi a pasta filata.
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1) Spumante Metodo Classico Brut Rosé "Gioì" - San Salvatore 198

Franciacorta DOCG '61 Rosé - Berlucchi

Conclusioni
Il vino rosato è molto più di una semplice bevanda estiva. La sua versatilità e la sua capacità di abbinarsi a diverse pietanze lo rendono un compagno ideale per ogni occasione. Negli ultimi anni, la crescente attenzione alla qualità ha portato a un aumento del consumo di questi vini, un tempo considerati "femminili" e oggi apprezzati da un pubblico sempre più ampio.
Grazie!
Bollicina Persistente
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