🥂 Millesimato vs Cuvée: Viaggio nel cuore delle bollicine
- bollicinapersistente
- 7 giorni fa
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Nel mondo affascinante delle bollicine tra brindisi scintillanti, calici eleganti e profumi inebrianti ci sono parole che ricorrono spesso: Millesimato e Cuvée. Termini francesi entrati nel lessico del vino, capaci di evocare immagini di prestigio, selezione e artigianalità. Ma che cosa significano davvero? E, soprattutto, cosa cambia nel calice?
Per chi ama il vino e, in particolare, le bollicine, capire la differenza tra Millesimato e Cuvée è il primo passo per scegliere consapevolmente e gustare al meglio ogni bottiglia.
In questo articolo facciamo un tuffo nel cuore di questi due mondi: tra definizioni, metodi di produzione, filosofia delle cantine, profili aromatici e curiosità da veri appassionati.
📜 Cuvée: l'arte dell’assemblaggio
La parola Cuvée deriva dal francese cuve, che significa "vasca". In origine indicava il contenuto di una vasca di fermentazione, ma nel tempo il termine ha assunto un significato più raffinato: un blend di vini base, provenienti da annate e vigneti diversi, selezionati con cura per creare un prodotto armonico e coerente.
Nelle bollicine, la cuvée rappresenta il cuore della produzione. È qui che l’enologo mette in gioco la sua sensibilità e visione: l’obiettivo è ottenere un vino che esprima l’identità della casa produttrice, indipendentemente dalle variazioni climatiche annata per annata.

L’assemblaggio è un’arte. Non si tratta di mischiare a caso, ma di combinare sapientemente vini diversi per ottenere il miglior equilibrio possibile tra acidità, struttura, freschezza e complessità. Ecco perché molte maison di Champagne, ad esempio, puntano sulle cuvée non millesimate per rappresentare il proprio stile in modo costante, anno dopo anno.
In genere, una cuvée può essere composta da:
Diversi vitigni (es. Chardonnay, Pinot Nero, Pinot Meunier);
Diversi cru (cioè vigneti o zone di produzione);
Diverse annate, comprese riserve di annate precedenti.
Esistono cuvée di ogni tipo: da quelle fresche e beverine, ideali per l’aperitivo, a quelle più complesse, destinate all’invecchiamento. Alcune sono così curate da diventare delle vere prestige cuvée, ovvero le etichette di punta di una maison
🗓️ Millesimato: l’anima di un’annata
Il termine Millesimato si riferisce a uno spumante ottenuto da uve di un’unica annata, con l’anno di vendemmia chiaramente indicato in etichetta. Il significato? Semplice: la cantina ha ritenuto che quell’annata fosse eccezionale al punto da meritare una produzione "dedicata".

Produrre un Millesimato è una scelta rischiosa. L’enologo decide di "fotografare" un anno, con tutte le sue caratteristiche climatiche, e proporlo al pubblico senza correttivi. Questo implica:
Un’annata particolarmente favorevole
Uve di altissima qualità
L’intenzione di offrire un vino più complesso, strutturato, capace di evolversi nel tempo
Dove troviamo i Millesimati?
Sono diffusi in molte denominazioni, soprattutto dove il metodo classico regna sovrano:
Champagne: spesso prodotti solo nelle annate eccezionali
Franciacorta: minimo 30 mesi sui lieviti, contro i 18 di base
Trento DOC
Alta Langa
Prosecco Superiore DOCG soprattutto in versione brut o extra dry
👃 Profumi, gusto, evoluzione: cosa cambia nel calice?
Quando si versa nel calice una cuvée , ci si trova di fronte a un vino pensato per essere fresco e immediato, con un profilo aromatico costante nel tempo. È proprio questa sua coerenza che la rende perfetta in tante occasioni: si abbina con facilità, risultando ideale per l’aperitivo, per accompagnare finger food o primi piatti leggeri. È una scelta versatile, pensata per il piacere quotidiano e per chi cerca eleganza senza troppi fronzoli.
Il discorso cambia quando parliamo di un millesimato. In questo caso ci troviamo davanti a uno spumante ottenuto da uve raccolte in un’unica annata, e ciò si riflette subito nel bicchiere: il vino risulta più complesso e strutturato, con un bouquet che evolve nel tempo e regala note di crosta di pane, frutta secca, miele e spezie. È una scelta più meditata, che si sposa bene con piatti elaborati, come un pesce al forno, carni bianche o formaggi stagionati.
Ogni annata, poi, ha la sua voce: un millesimato del 2015 non sarà mai uguale a uno del 2018. E questa unicità, questa capacità di raccontare il tempo e il territorio, è ciò che rende magico ogni sorso.
📌 Conclusione: cosa scegliere?
La risposta è semplice: entrambi!
Il mondo delle bollicine è fatto per essere esplorato. La cuvée ti accompagna ogni giorno, con la sua freschezza e affidabilità. Il millesimato è l’abito elegante delle grandi occasioni, con quella punta di mistero e profondità che conquista. Capire la differenza tra Millesimato e Cuvée significa leggere tra le righe di un’etichetta, sentire la voce di un’annata o lo stile di una maison. E soprattutto, imparare a scegliere secondo il proprio gusto.
E ora? Calice alla mano… e buona degustazione! 🥂
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